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Visualizzazione dei post da 2011

Sequenza sismica Monti della Laga

Una sequanza sismica è in atto a partire dalla giornta del 16/12/2011 ore 11:08:37 italiane, al 17/12/2011. Le scosse sismiche sono comprese tra il Ml=2 al 3,4. La scossa principale (mastershok) è avvenuta il giorno 17/12/2011 alle ore 04:04:16 italiane con magnitudo Ml=3,4 ad una profondità di 21,3 km. Fonte: INGV ;

Terremoto in Calabria, Cosenza di Ml=3,4

In data 18 dicembre 2011 alle ore 00:20:15 italiane (UTC 23:20:15 del 17/12/2011) è avvenuta una scossa sismica di magnitudo 3,4 (Ml) ad una profondità di 5,5 km. L'epicentro è stato localizzato nel distretto sismico della Valle del Crati (Italia). Fonte: INGV ;

Terremoto in Emilia Romagna di Ml=2,1

In data 09 dicembre 2011 ore 14:48:07 italiane (13:48:07 UTC) è avvenuta una scossa sismica di magnitudo 2,1 (Ml) ad una profondità di 23,7 km. L'epicentro è stato localizzato nel distretto sismico: Appennino Modenese (Italia). Fonte: INGV ;

Sequanza sismica del Pollino - Calabria

Nuovi aggiornamenti sualla sequenza sismica del Pollino da parte del Dipartimento di Protezione Civile Nella zona di confine tra le province di Cosenza e Potenza è in atto una sequenza sismica, o sciame: non c'è infatti, almeno fino a questo momento, un terremoto principale seguito da repliche di minore intensità, ma si stanno verificando scosse di energia paragonabile tra loro, distribuite in maniera casuale nel tempo. La sequenza sismica, iniziata nel settembre del 2010, è caratterizzata da eventi di bassa magnitudo, generalmente inferiore a 3.0, con profondità comprese tra 3 e 10 km, concentrati in una ristretta fascia di territorio ad andamento Nord Nord-est - Sud sud-ovest. Si riconoscono due intervalli temporali principali a maggiore concentrazione di eventi: il primo tra settembre e novembre del 2010, con 5 terremoti al giorno in media; il secondo intervallo è quello tuttora in corso, che interessa l’area da fine ottobre 2011, con un numero di eventi leggermente superiore a

Sequenza sismica del Pollino

In merito alla sequenza sismica che stà avvenendo nel Pollino (Calabria), il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale nella giornata del 4 dicembre 2011 ha emanato un comunicato stampa . La scossa principale avvenuta il giorno 23 novembre 2011 alle ore italiane 15:12:33 con una magnitudo di 3,6 (Ml) ad una profondità di 6,3 km. L'andamento spaziale della sequenza secondo l'INGV, è distribuita secondo una fascia ad andamento nord-nord-est interessando un’area lunga circa 15 km e larga 5. I terremoti sono superficiali, compresi tra circa 3 e 10 km di profondità. Non s evidenziano spostamenti dell'epicentro.   Il numero complessivo di terremoti dal Settembre 2010 al 24 novembre 2011 in un’area circolare di raggio 10 km centrata su Mormanno è di 466 terremoti.  Studiando la sequenza sismica 2010-2011, si nota come le scosse sono state sempre inferiori alla magnitudo 3,0 fino all'evento del 23 novembre 2011. Il Dipartimenti di Protezione Civile in coordinamento con le

Stato di emmergenza

Il Consiglio dei Ministri che si è riunito oggi, 25 novembre, a Palazzo Chigi ha dichiarato lo stato di emergenza nei territori della provincia di Messina e dell'isola d’Elba, colpiti da eccezionali avversità atmosferiche. Fonte: Protezione Civile Nazionale

Terremoto in Giappone in mare aperto di Mw=6,2

In data 24 nov 2011 alle ore 11:25:35 italiane (10:25:35 UTC) è avvenuta una scossa sismica di magnitudo 6,2 (Mw) ad una profondità di 42,3 km. L'epicentro è stato localizzato nel distretto sismico di Hokkaido (Giappone). Fonte: INGV ; USGS ;

Bollettino Meteo del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale - 24 nov 2011

FENOMENI SIGNIFICATIVI O AVVERSI PER IL GIORNO 24 NOVEMBRE 2011 Precipitazioni :  - diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Puglia centro-meridionale, Basilicata ionica e settori ionici della Calabria centro-settentrionale, con quantitativi cumulati da moderati ad elevati; - da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Marche meridionali, settori adriatici dell’Abruzzo, restanti settori di Puglia e Basilicata, Calabria meridionale, Sardegna orientale, con quantitativi cumulati generalmente moderati; - isolate sui restanti settori di Marche, Abruzzo e Calabria e su Molise, Campania orientale e Sicilia, con quantitativi cumulati generalmente deboli. Visibilità : nebbie in banchi nelle ore notturne e mattutine sulla Pianura Padana.  Temperature : senza variazioni significative. Venti : forti sud-orientali sulla Puglia; forti settentrionali sulla Sardegna; localmente forti nord-orientali sulla Toscana, sui versanti tirrenici ed arcip

Maltempo a Messina (Sicilia)

Il Capo del Dipartimento Franco Gabrielli si è recato in provincia di Messina - nelle aree colpite dalle forti piogge di ieri, 22 novembre - per verificare la situazione. In particolare il Prefetto Gabrielli è diretto a Saponara, dove una colata di fango ha invaso la frazione di Scarcelli provocando tre vittime. Le squadre di soccorso hanno operato tutta la notte e sono tuttora al lavoro. Nella mattinata il Capo Dipartimento si recherà per un sopralluogo anche in Calabria, dove ieri si sono verificati forti temporali nelle province di Catanzaro e Reggio Calabria. Fonte: Protezione Civile Nazionale

Boati in Fadalto, una risposta...

Non si tratterebbe degli «spettri misteriosi di un terremoto che striscia nella roccia» bensì di un «aggiustamento» del sistema idrogeologico dell’intera zona. Secondo lo studio presentato al trentesimo convegno del Gruppo nazionale di geofisica della terra solida, basato su sette mesi di lavoro e sull’analisi di più di 500 casi, i boati del Fadalto altro non sono che microsismi: eventi superficiali, che nascono a un profondità di circa 700 metri. Ben diversi dai terremoti tettonici, quelli che causano danni a persone e cose, che nell’Italia nord-orientale nascono a una profondità tra i 5 e i 15 chilometri. Gli studiosi affermano che i rumori che si sentono, e le scosse che seguono, potrebbero essere causate da microfratture agevolate dalla presenza dell’acqua, o da movimenti di piccole faglie lubrificate dalle precipitazioni, o dai cosiddetti colpi d’ariete: sbalzi di pressione nel sottosuolo che provocano un forte rumore e una forte vibrazione. Esiste una correlazione t

Sequenza sismica in atto nel Mar Tirreno, a largo della costa settentrionale della Sicilia

In data 15 novembre 2011 alle ore 05:59:00 italiane (04:59:00 UTC) è avvenuta una scossa sismica di magnitudo 4,0 (Ml) ad una profondità di 5 km. L'epicentro è stato localizzato nel distretto sismico: Costa siciliana settentrionale (Italia). Fonte: INGV ; Al momento è attiva una sequenza sismica ( aftershocks ) in mare Tirreno a largo della costa siciliana settentrionale. I valori di magnitudo sono inferiori a 3,0 (Ml) (ad esclusione del m ainshock   descritto sopra) e con profondità ipocentrale compresa tra i 7 e 10 km circa. Nei giorni precedenti sono avvenuti due venti sismici ( foreshocks ) nella medesima area.  Per eventuali aggiornamenti, seguire il Centro Nazionale Terremoti - INGV .

Stato di attività dell'Etna

Dalle 10.42 di oggi, le reti di monitoraggio della sezione di Catania dell’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato la ripresa dell’attività vulcanica dal Nuovo Cratere di sud est dell’Etna, caratterizzata da attività stromboliana. Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza del fenomeno attraverso contatti diretti con i Centri di Competenza e le strutture di Presidio Territoriale, che svolgono attività di monitoraggio e sorveglianza e supporto logistico-operativo . Per gli aggiornamenti relativi alle attività vulcaniche dell'Etna, consultare i rapporti multidisciplinari dell'INGV. Fonte: Protezione Civile Nazionale ;

Cessato il preallarme della piena del Fiume Po

L'Agenzia regionale di Protezione Civile dell'Emilia-Romagna ha dichiarato cessata la fase di preallarme per l'emergenza del fiume Po. La decisione è stata presa considerata l'evoluzione della piena e lo stato dei livelli idrometrici rientrati al di sotto del livello di preallarme, come risulta delle attività di monitoraggio effettuate insieme ad ARPA SIMC- Centro funzionale regionale  in accordo con AIPO .  Resta invece attiva fino a martedi 15 novembre la fase di attenzione per la presenza di materiale  trasportato dalla corrente che finendo in mare nel tratto da Pontelagoscuro alla foce può rappresentare un potenziale pericolo per la navigazione dei natanti . Fonte: Protezione Civile Emilia-Romagna ; Sala stampa Emilia-Romagna ;

Ondata di piena del Po

Le previsioni riguardanti le condizioni di marea sembrano più favorevoli rispetto a quanto inizialmente previsto e ciò favorirà il deflusso verso il mare.  Tutti i rami del Delta rimangono comunque per le prossime 48 ore in criticità moderata.  I livelli nelle prossime 24 ore rientreranno sotto il livello 1 lungo tutto l’asta da monte fino a Casalmaggiore; rimarranno invece in criticità ordinaria tra Boretto e Borgoforte, mentre rimane una criticità moderata tra Sermide e il mare. L’onda di piena del Po determina l’allagamento delle aree più prospicenti il fiume e sono quindi interessate le strutture e le attività poste nelle aree golenali aperte. Resta attivato lo stato di attenzione da parte della Sala servizio di piena centrale di Parma e delle strutture AIPo territoriali nelle regioni interessate dal passaggio della piena - Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto - per monitorare le opere di difesa idraulica e intervenire in caso di criticità rilevate. Fonte: AIPO ; 

Terremoto in Grecia - 10 nov 2011 - Mb=5,1

In data 10 novembre 2011 alle ore 18:20:40 italiane (17:20:40 UTC; 19:20:40 locale) è avvenuta una scossa sismica di magnitudo 5,1 (Mb) ad una profondità di 5 km. L'epicentro è stato localizzato ad una distanza di: 1 km verso NW dalla località Naúpaktos (Grecia). Fonte: EMSC ;

Ondata di piena del Po arriverà nella provincia di Ferrara

E’ previsto per la mattina di venerdi 11 novembre l’arrivo nel territorio della provincia di Ferrara del colmo di piena del fiume Po. La fase di preallarme è stata attivata ieri dall' Agenzia regionale di protezione civile sulla base delle valutazioni previsionali di AIPO e dal Centro Funzionale ARPA-SIMC e prevede il transito del colmo di piena venerdi mattina a Pontelagoscuro con un livello idrometrico stimato tra 1,40 e 1,50 metri. I Comuni interessati sono Berra, Bondeno, Ferrara, Mesola, Goro. In particolare si raccomanda agli Enti competenti il continuo controllo delle arginature provate dalla prolungata persistenza di elevati livelli idrometrici. TgR Rai3 - Emilia Romagna (07 nov 2011) Fonte: Agenzia di Protezione Civile Emilia-Romagna ;

Aggiornamento ondata di piena del Po

L' AIPO nei suoi report di aggiornamento , conferma che la piena in atto sta defluendo senza creare particolari criticità ed in queste ore e  sta raggiungendo il colmo alla sezione di Casalmaggiore con valori prossimi a 5,10 m s.z.i. con  una criticità moderata. Nel suo passaggio in direzione del delta, la piena  potrà determinare l’allagamento delle aree più vicine al corso del  fiume. Saranno interessate le strutture e le attività poste nelle aree golenali aperte. Non si prevede  l’interessamento delle aree golenali chiuse ma si raccomanda la massima attenzione lungo tutto il  corso d’acqua.

Ondata di piena del Po in Emilia Romagna

E’ previsto per mercoledì 9 novembre l’arrivo nel territorio della provincia di Reggio Emilia del colmo di piena del fiume Po. Ne dà informazione l’Agenzia regionale di protezione civile che ha attivato questo pomeriggio la relativa fase di preallarme. L’allerta, che fa seguito a quello già diramato nella mattina per le province di Piacenza e Parma, riguarda i Comuni di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara. Un’analisi della situazione in atto in Emilia-Romagna e delle operazioni in corso è stata fatta questo pomeriggio in una riunione presso la centrale operativa della Protezione civile regionale a Bologna. Il passaggio del colmo di piena: Alle ore 6.30 di stamattina, martedì 8 novembre, il colmo ha transitato alla sezione di Piacenza con un valore massimo di 6.25 m s.z.i. con una criticità moderata (livello 1, di passaggio alla criticità ordinaria=5 m s.z.i.; livello 2, di passaggio alla criticità moderata=6 m s.z.i.; livello 3, di passaggio alla criticità eleva

Maltempo e piena del Po

In base alle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso oggi, lunedì 7 novembre, un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede dalla prima mattinata e per le successive 12-18 ore, forti venti di burrasca dai quadranti meridionali, con rinforzi di burrasca forte o di tempesta specie sul settore occidentale. Si prevedono inoltre mareggiate sulle coste esposte. Tutti gli affluenti piemontesi in questo momento sono in calo e stanno gradualmente rientrando sotto la soglia di criticità. Secondo le attuali previsioni, il colmo di piena dovrebbe transitare a Ponte della Becca tra le 18 e le 24 di oggi lunedì 7 novembre, a Piacenza tra le 6 e le 12 di domani martedì 8 novembre, a Cremona tra le 18 e le 24 di domani martedì 8 novembre, a Boretto tra le 12 e le 18 di mercoledì 9 novembre.  Gli scenari di previsione per le prossime 24/36 ore evidenziano una nuova perturbazione che potrebbe interessare nuovamente l’area occidentale del bacino del P

Maltempo: Italia nord-occidentale

Il Comitato operativo è convocato in seduta permanente dalla giornata di ieri, 4 novembre, per l’emergenza maltempo che sta interessando le regioni nord-occidentali. Dopo aver colpito la città di Genova la perturbazione si è estesa interessando la zona di Alessandria, il levante ligure, Emilia-Romagna e Toscana. Forti temporali sono inoltre attualmente in corso sulla Sardegna. A Parma una squadra del Dipartimento della Protezione Civile segue l’evoluzione della piena del Fiume Po in raccordo l’Aipo - Agenzia interregionale per il fiume Po, e in coordinamento con tutte le regioni coinvolte. Il monitoraggio dell’evoluzione della piena del Po, che coinvolge l’asta principale del fiume, ha l’obiettivo di fornire al Sistema di protezione civile le valutazioni necessarie all’adozione di eventuali misure di salvaguardia. Il monitoraggio è condotto anche grazie a modelli di simulazione sperimentali predisposti con il supporto del Dipartimento della Protezione Civile Fonte: Protezione Civile

Scossa di terremoto a Vittorio Veneto Ml = 2.3

Un terremoto di magnitudo(Ml) 2.3 è avvenuto alle ore 13:21:49 italiane del giorno 03/Nov/2011 (12:21:49 03/Nov/2011 - UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell' INGV nel distretto sismico: Pianura_veneta.

Maltempo in Italia Nord e alluvione in Toscana e Liguria

Toscana . Sono al lavoro 700 volontari, oltre agli uomini dei Vigili del Fuoco, delle Forze Armate e delle altre strutture operative del Servizio Nazionale. Per le alluvioni dei giorni scorsi è ancora particolarmente critica la situazione del sistema fluviale. Sono stati realizzati interventi lungo gli alvei per la rimozione del materiale presente nelle acque. L’Unità di Crisi regionale per la Toscana ha intrapreso una serie di azioni in vista della prossima perturbazione: la realizzazione di un censimento di tutte le situazioni di criticità nei comuni interessati dall’alluvione, l’attivazione di presidi territoriali, l’elaborazione di un piano di pronto intervento e la pianificazione di un’eventuale evacuazione. Liguria . La Funzione tecnica del CCS-Centro Coordinamento Soccorsi di La Spezia ha valutato il rischio residuo sul territorio e ha messo a disposizione dei centri operativi locali, i due Com-Centri Operativi Misti e i due Coa-Centri Operativi Avanzati, i risultati delle ril

Tettonica della Turchia

La Carta Tettonica della Turchia mostra come l'ultimo evento sismico sia avvenuto in un regime compressivo dovuto allo scontro della Placca Araba e quella Euroasiatica determinando il sottoscorrimento della prima. Il meccanismo di rottura del terremoto è dovuto ad un thrust  che mostra una direzione di massima compressione orizzontale N-S.

I terremoti spiegati ai ragazzi

"I terremoti spiegati ai ragazzi" Giovedì 3 novembre 2011 - ore 9.30 - 16.30 Ridotto del Teatro Comunale, Piazza del Teatro - L'Aquila   TERREMOTI E GESTIONE DEL RISCHIO SISMICO Conferenza Junior e Gioco-simulazione con gli studenti dell'Aquila. Parteciperà il geologo e conduttore televisivo Mario Tozzi. L'evento è realizzato in collaborazione con il Comune di L'Aquila, il Dipartimento Protezione Civile, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale e l'Ufficio Scolastico Provinciale di L'Aquila. Il progetto Earthquakes for Kids è ideato e realizzato dal Dipartimento di Scienze dell'Università di Chieti "Gabriele D'Annunzio" e dal Centro Turistico Studentesco e Giovanile, con il contributo del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila. Con il patrocin

Emergenza Italia centro-nord (Liguria-Toscana)

Proseguono, nella giornata del 31 ottobre, le attività di assistenza alla popolazione e ripristino dei servizi essenziali nei luoghi colpiti dal maltempo che ha interessato le province di La Spezia e Massa Carrara. Le operazioni sono gestite dai centri operativi istituiti sul territorio e coordinati dall’Unità di crisi regionale per la Toscana e dal Ccs – Centro di coordinamento soccorsi per la Prefettura di La Spezia. Ancora a lavoro gli uomini delle strutture operative, tra cui Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Forze Armate, volontari delle organizzazioni di protezione civile e personale della Croce Rossa Italiana, impegnati su diversi fronti, dalle operazioni di ripristino della rete stradale all’assistenza alla popolazione. Fonte: Protezione Civile Nazionale

Maltempo in Italia centro-nord. Prosegue l'intervento della Protezione Civile

Prosegue l’attività del Comitato Operativo, convocato in seduta permanente dal 25 ottobre, per monitorare la situazione maltempo in corso in diverse Regioni della nostra Penisola e coordinare gli interventi del Servizio Nazionale della Protezione Civile. In collegamento con il Dipartimento della Protezione Civile le Regioni Toscana, Liguria, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia. Da ieri il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, sta svolgendo sopralluoghi e incontri nelle zone colpite dal maltempo, per delineare il quadro della situazione in raccordo con le autorità locali. Nel corso del vertice che si è tenuto ieri sera nella sede della Prefettura–Ufficio territoriale di Governo di La Spezia è stata formalizzata la configurazione operativa dei Ccs–Centri Coordinamento Soccorsi e dei Com- Centri Operativi Misti attivati sul territorio. Inoltre, sono stati analizzati i possibili scenari a medio-termine, per individuare, in stretto coordinamento, le ult

Maltempo in Italia centro-nord e rischio idrogeologico

Il Dipartimento della Protezione Civile sta seguendo con attenzione, in contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile, l’evolversi degli annunciati fenomeni meteorologici avversi che in queste ore stanno interessando buona parte del centro-nord, anche con situazioni di particolare criticità. Nella giornata di ieri pomeriggio si è riunita l’Unità di crisi, per rispondere alle prime richieste arrivate da Liguria e Toscana, le due zone definite “a elevata criticità idrogeologica”. Sono partiti due team operativi composti da funzionari del Dipartimento della Protezione Civile che andranno a coadiuvare le attività di risposta all’emergenza coordinate dalle strutture di Protezione Civile regionali e dalle Prefetture interessate. Il Dipartimento della Protezione civile ha inoltre attivato il concorso delle Regioni limitrofe attualmente non coinvolte dagli eventi meteorologici e le organizzazioni nazionali di volontariato, oltre alle Forze a

Terremoto in Turchia - Poster USGS

fonte USGS

Forte terremoto in Turchia

Il giorno 23 ottobre 2011 alle ore UTC 10:41:00 (12:41:00 italiane), si è verificato un forte evento sismico di Mw=7,3 in Turchia. Il contesto tettonico è rappresentato dalla convergenza verso nord della placca Araba (24 mm/anno) con la placca Euroariatica. Il meccanismo focale dell'evento sismico è rappresentato da un thrust obliquo. Fonte: INGV ,  USGS

"Terremoto - Io non rischio"

Info

Salse di Nirano

In fenomeno delle Salse di Nirano è ubicato al margine dell'Appennino modenese, nel territorio del Comune di Fiorano Modenese. La zona è caratterizzata dall’affioramento di Argille del Plio-Pleistocene, in corrispondenza di una blanda anticlinale (Gasperi et al., 2005). Le “salse” rappresentano delle emissioni di fango connesse alla risalita in superficie di acqua salata e fangosa frammista ad idrocarburi principalmente gassosi (metano) e, in piccola parte, liquidi (petrolio), lungo discontinuità tettoniche prodotte dagli accavallamenti frontali dell’Appennino. Le principali linee tettoniche è rappresentata da due sistemi di faglie e/o fratture a direzione NW-SE e SW-NE che, nella zona delle salse, sono messe in evidenza dall’allineamento degli apparati lutivomi. La forma degli apparati di emissione dipende dalla densità del fango; se densa si hanno “coni” di varia altezza (singoli, doppi o multipli), se liquida si hanno “polle” a livello del terreno. La morfologia delle s

Calcari a Lucine

Ho trovato un articoletto abbastanza interessante sui Calcari a Lucine , corpi litologici a struttura perlopiù lenticolare che si rinvengono all'interno delle formazioni litologiche dell'Appennino settentrionale (Formazione del Termina, Marnoso-Arenacea) e non solo. Tali carbonati sono corpi geologici sono autoctoni e si formano per precipitazione dei carbonati in aree di mare profondo (al di sotto della CCD), grazie all'ossidazione di gas metano liberato  dal fondo del mare in corrispondenza di fratture.  La fuoriuscita di gas e idrocarburi è favorita dall'intensa attività tettonica che nel passato ha fratturalo la litosfera. In corrispondena dei punti di risalita delle emissioni di gas e idrocarburi si sono sviluppate delle colonie di molluschi (come le Lucine) dotati di branchie e batteri chemiosintetici in grado di trasformare il carbonio da inorganico ad organico senza il processo di fotosintesi. Tali comunità che si sviluppavano anche a profondità molto elevate (

Parco archeologico e parcheggio sotterraneo al Novi Sad di Modena (Parco Piazza d'Armi)

Ecco un bel esempio di Archeologia urbana... Da molto tempo la città di Modena aveva bisogno di un parcheggio sotterraneo, al fine di garantire la presenza dei cittadini nel centro storico della città. Il progetto è partito da qualche anno al Parco Novi Sad di Modena . Durante gli scavi sono stati trovati dei reperti archeologici, anche perchè nel sottosuolo di Modena basta scavare pochi metri e subito vengono rinvenuti reperti di qualunque età. Gli archeologi si sono messi subito al lavoro, trovando reperti di età romana e medioevale, che hanno consentito di ricostruire l'ambiente del passato. Il parcheggio rappresenta per Modena un sogno inseguito da anni che si realizza e che darà la possibilità a tante persone di accedere con più facilità al centro storico. Il progetto finirà con la realizzazione di un parco archeologico sopra al parcheggio, che mostrerà al pubblico l'esatta collocazione dei ritrovamenti fatti durante lo scavo. ( forum di discussione )

Il ciclo del carbonio nel sottosuolo

Il ciclo terrestre del carbonio, da cui dipende la maggior parte della vita sulla Terra, raggiunge profondità maggiori di quelle finora stimate: è questo il risultato di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science basato sull'analisi chimica di raro tipo di diamanti brasiliani. “Questo studio dimostra che la dimensione del ciclo globale del carbonio coinvolge l'intero pianeta, collegando i processi chimici e quelli biologici che avvengono sulla superficie e negli oceani fino a notevoli profondità dell'interno della Terra”, ha spiegato Nick Wigginton, di Science da: Le Scienze

La più grande catastrofe ambientale: 250 milioni di anni fa...

L'eruzione di quantità enormi di magma avvenuta in Siberia 250 milioni anni fa ha portato all'estinzione di massa del Permiano-Triassico, quando più del 90 per cento di tutte le specie del tempo sono scomparse. Ora un gruppo internazionale di scienziati dell'Helmoltz-Zentrum per le geoscienze a Potsdam, dell'Università Fourier di Grenoble, del Max Plank Institut a Magonza, e dell'Accademia delle scienze russa ha sviluppato un nuovo modello di quell'evento che permette di superare alcune incongruenze della spiegazione finora considerata più plausibile.  Da: Le Scienze

Deformation bands nella Formazione di Ranzano

Prima dell'estate ho pubblicato GeoResearch Center Italy - GeoBlog due articoli inerenti alle deformation bands presenti in litologie arencee della Formazione di Ranzano. Tali strutture rappresentano differenti piani di faglia con movimenti dell'ordine del mm o cm, adiacenti luno alll'altro a formare dei veri sistemi di bande di deformazione con rigetti anche dell'ordine metrico. Interessante è stato individuare due set sistematici che rappresentano due eventi tettonici distinti: il primo compressivo mentre il secondo distensivo. Questo indica chiaramente come la Formazione di Ranzano abbia subito un accorciamento per compressione e sucessivamente un allungamento per distensione.

6° Abruzzo Mineral Show 2011

6°ABRUZZO MINERAL SHOW 2011 l'Abruzzo Mineral Show 2011 presenta la mostra tematica "Le Spine" si è cercato un filo conduttore, le spine, come presentazione del mondo  della mineralogia, paleontologia e malacologia  in questo modo si presentano in una nuova veste di mostra tematica  una serie di reperti che mostrano come il mondo naturale  abbia utilizzato una forma per adattarsi a vivere ed evolvere,  le spine è il primo spunto  di tema che coinvolge i vari mondi delle scienze naturali  per guidare il visitatore  lungo la scoperta di vari aspetti  e per mettere in evidenza come la natura stupisce sempre INFO

Evento sismico nella Pianura Padana-Veneta

In data 17 luglio 2011 alle ore 20:30:23 italiane (18:30:23 UTC) è avvenuta una scossa sismica di magnitudo 4,7 (Ml). L'epicentro è stato localizzato nel distretto sismico di Pianura Padana-Veneta (Italia) nel comune di Rovigo. Fonti: INGV , CRS . Dal punto di vista tettonico, l'evento è da imputare a faglie di thrust sepolte al di sotto della copertura alluvionale della Pianura Padana-Veneta. Tali thrust sono dovuti alle spinte tettoniche compressive in direzione N-S che portana all'avvicinamento della catena appenninica a quella alpina. Alla scala del mare Mediterraneo, la spinta tettonica porterà alla completa chiusura del bacino marino e alla collisione della placca africana con quella europea. Ciò si realizzerà in tempi geologici e qualora la spinta tettonica N-S prosegua senza modificare la propria direzione. Ipotesi della chiusura del mediterraneo e della collisione tra placca europea e africana

Nuovo evento sismico in Giappone

Un nuovo evento sismico il 10 luglio 2011 (M = 7,0) è avvenuto in Giappone ( USGS, 2011 ), dove il dato più rilevante nel contesto tettonico è il meccanismo focale , il quale mostra una direzione dello stress tettonico differente da quella del sisma dell'11 marzo 2011. Il meccanismo focale mostra una direzione orizontale dello stress tettonico di massima compressione grossomodo orientato N-S, e il meccanismo di rottura è interpretabile come traspressivo destro. Il piano a direzione NE-SW mostra una cinematica da faglia obliqua con componente inversa-trascorrente sinistra, mentre il piano ad esso coniugato a direzione NW-SE mostra una cinematica trascorrente destra. L'incopatibilità cinematica tra i due eventi può essere spiegato come effetto locale, il quale mostra una riorientazione dello stress tettonico, oppure sempre per effetto locale, ma dovuto all'assetto geometrico differente. La faglia trascorrente gioca un ruolo di tear fault tra i blocchi posti a SW e NE, m

Modello Sismotettonico delle strutture profonde dell'Appennino settentrionale

Riassunto: lo studio sismotettonico relativo all'edificio orogenetico dell'Appennino settentrionale si pone l'obiettivo di individuare le strutture tettoniche profonde, sulla base dell'analisi della distribuzione ipocentrale. Vengono utilizzati anche i meccanismi focali di alcuni terremoti, per individuare la cinematica e il relativo campo di stress tettonico responsabile della genesi delle strutture e degli eventi sismici ad esse associati. Sulla base dei dati bibliografici inerenti all'assetto strutturale dell'edificio orogenetico e dei dati sismologici (distribuzione ipocentrale e meccanismi focali), l'Appennino settentrionale viene suddiviso in fasce longitudinali all'asse della catena corrispondenti alle differenti classi sismotettoniche (aree omogenee dal punto di vista tettonico, sismico e dei meccanismi di rottura delle rocce). Inoltre, attraverso lo studio della distribuzione ipocentrale, sono state individuate differenti superfici

Sequenza sismica di Montefeltro

La scorsa settimana (24/05/2011) l'area di Montefeltro è stata interessata da una notevole attività sismica perlopiù di basso magnitudo (M<3,1), come mostra l'elenco dei principali eventi sismici nazionali ( INGV ). La profondità media degli eventi sembra essere compresa entro i primi 10 km della Litosfera. Riportiamo di seguito il drum sismico dello sciame sismico (dal sito: ValbisenzioMeteo ).

11 maggio 2011 OPEN DAY ALL’INGV

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia trasforma l’11 maggio 2011 in una giornata di informazione scientifica sui terremoti. L’INGV apre le porte al pubblico per tutta la giornata e propone incontri con i ricercatori, visita alla sala di monitoraggio. Se sei uno studente o un insegnante, un ricercatore di un’altra disciplina, un cittadino che vuole essere più consapevole su un argomento di grande importanza e attualità, partecipa a una delle iniziative.   fonte: INGV

Terremoto e Tsunami in Giappone

Su RivistaGEOmedia.it è stato pubblicato un articolo dal titolo "Lezioni dal disastro del grande terremoto e tsunami del Giappone E311" del prof. Shunji Murai inerente all'ultimo terremoto e tsunami avvenuto in Giappone l'11 marzo 2011. Il fatto interessante è lo spostamento rilevato dal GPS sul fondo del mare di 24 m vesro est e di 5 m in verticale. Dai dati di un GPS a installato a costa, mostra un movimento di 5,3m verso est.

Terremoto previsto nelle 24 ore precedenti

Sul quotidiano de La Nazione è stato pubblicato un articolo inerente alla possibilità si sapere 24 ore prima di un terremoto in località limitrofe a Città di Castello (Perugia). Il merito va alla  Sezione A.R.I. di Città di Castello ,  la quale ha installato presso la propria sede una ulteriore stazione esclusivamente dedicata allo studio dei precursori sismici ( A.R.I. - RE ). Tutto in via sperimenale, almeno per il momento i radioamatori stanno tenendo monitorato l'area e valutando le relazioni tra anomalie elettromagnetiche locali ed eventi sismici, allo scopo di prevedere i terremoti.

Seminari on-line

Segnalo due seminari on-line organizzati dalla Seismological Society of America, PEER e USGS nei prossimi giorni. Il primo su terremoto e tsunami in Giappone: http://peer.berkeley.edu/events/2011/04/prelim-tohoku-briefing/ Il secondo sulla prevedibilità dei terremoti: http://online.wr.usgs.gov/calendar/ _________________________ notizia ricavata da: http://www.geoforum.it/ubbthreads.php?ubb=showflat&Number=101307#Post101307 promossa da: Marco Mucciarelli Università della Basilicata http://www.unibas.it/utenti/mucciarelli/index.html